No alcol, no party? Una credenza che viene sfatata anno dopo anno.
Ovvero l’ascesa delle birre artigianali analcoliche
Ebbene sì, capita sempre più spesso a chi sta dietro al bancone di pub o di un bar di sentirsi porre la fatidica domanda “Scusa, hai qualche birra analcolica”? E se prima la reazione generale era di incredulità, stupore, nei casi meno diplomatici anche di sdegno, adesso si può annoverare senza dubbio tra le richieste “normali” degli amanti della birra artigianale.

Per rendersi conto di quanto questa tipologia di birra sia cresciuta negli anni anche nel mondo della birra artigianale, basta dare un’occhiata ai menù dei brewpub in tutta Europa. Prendiamo la Germania ad esempio, patria per eccellenza della birra nella sua declinazione più classica: praticamente in tutti i locali, da quelli dei marchi più grandi e popolari, a quelli in cui si servono prodotti di birrifici più piccoli, nella carta non manca mai almeno un’opzione di birra analcolica, ma spesso ce ne sono diverse.
Fino a pochi anni fa la produzione di birre alcohol free era appannaggio dei marchi industriali poi, pian piano, si è fatta strada sempre di più nell’universo craft perché si deciso di rispondere ad un’esigenza del pubblico che per i motivi più svariati ha voglia di bersi una birra analcolica.
I metodi di produzione sono diversi e rispondono anche alle norme nazionali che regolano la produzione (in Italia, ad esempio, non è consentito che la birra artigianale venga pastorizzata; in altri paesi europei invece sì). In generale, però, possiamo dire che la mancanza di alcol e quindi la minore presenza di zuccheri è compensata da aromi spinti che donano alla birra analcolica profumi e sapori intensi. Come si ottengono? O con l’utilizzo di luppoli in generose quantità o con l’aggiunta di erbe o frutta.
Anche la selezione del Wooden beer shop include sempre almeno una proposta analcolica, in questo periodo trovate nei nostri frigoriferi la Jokker del birrificio estone Puhaste. Una Pale Ale, appunto alcohol free, prodotta con luppolo Mosaic.
Lasciate i pregiudizi a casa, ben chiusi in un cassetto, e provate le birre alcohol free: vi stupiranno!